OpenAI ha portato a termine un’importante riorganizzazione e, contestualmente, ha firmato un nuovo accordo di partnership definitivo con Microsoft.
A partire dalla riorganizzazione di OpenAI, l’obiettivo è consolidare il controllo dell’organizzazione no-profit sulle attività a scopo di lucro e stabilire la nuova OpenAI Foundation come una potenza filantropica globale, con una partecipazione nel braccio commerciale valutata a circa 130 miliardi di dollari.
Questa riorganizzazione, che secondo OpenAI “mantiene la più forte rappresentanza di governance incentrata sulla missione oggi nel settore”, trasforma di fatto il successo commerciale dell’azienda in un canale di finanziamento diretto per la sua missione originale.
L’entità a scopo di lucro è ora una società di pubblica utilità denominata OpenAI Group PBC, legalmente vincolata a tale missione. Man mano che questa PBC cresce, cresce anche la quota di 130 miliardi di dollari della Fondazione, che verrà utilizzata per finanziare un impegno iniziale di 25 miliardi di dollari per la salute globale e la resilienza dell’IA.
Questa ristrutturazione è stata finalizzata dopo quasi un anno di “dialogo costruttivo” con gli uffici dei procuratori generali della California e del Delaware. OpenAI ha riconosciuto di aver “apportato diversi cambiamenti a seguito di tali discussioni” e ha affermato di ritenere che l’azienda, e per estensione il pubblico che serve, “siano migliori per loro”.
L’altro lato di questa nuova struttura è la partnership ridefinita con Microsoft. L’investimento del colosso tecnologico è ora valutato a 135 miliardi di dollari, conferendogli una partecipazione del 27% nel gruppo OpenAI PBC. Ciò rappresenta una leggera diluizione rispetto alla precedente quota del 32,5%, riflettendo nuovi round di finanziamento. L’accordo preserva la posizione principale di Microsoft come fornitore esclusivo di API di Azure per i modelli di frontiera di OpenAI, ma solo fino al raggiungimento dell’intelligenza generale artificiale (AGI).
I nuovi termini introducono un nuovo controllo su quel percorso. Qualsiasi dichiarazione di AGI da parte di OpenAI deve ora essere verificata da un gruppo di esperti indipendenti. Questo controllo esterno rappresenta un importante aggiornamento della governance del partenariato. Anche i diritti di proprietà intellettuale di Microsoft sono estesi fino al 2032 e ora includono modelli sviluppati dopo la dichiarazione dell’AGI, con adeguate protezioni di sicurezza.
Microsoft ora può anche perseguire in modo indipendente l’AGI, da sola o con altri partner. Ciò offre a Microsoft un nuovo percorso da seguire, separato dalla sua dipendenza dalla ricerca di OpenAI. Se Microsoft utilizzasse l’IP di OpenAI per sviluppare l’AGI prima che venga dichiarata ufficialmente, tali modelli saranno soggetti a soglie di calcolo significativamente più grandi rispetto ai sistemi in uso oggi.
Ma le nuove libertà tagliano in entrambe le direzioni. OpenAI ha anche assicurato una nuova flessibilità. Si è impegnata ad acquistare ulteriori 250 miliardi di dollari di servizi Azure, ma Microsoft non detiene più il diritto di prelazione come fornitore di servizi di elaborazione. Ciò offre a OpenAI una nuova leva nelle negoziazioni sulle infrastrutture.
L’azienda ora può anche rilasciare modelli openweight che soddisfano determinati criteri e servire i clienti della sicurezza nazionale del governo statunitense su qualsiasi cloud, una nuova notevole capacità. Acquisisce inoltre il potere di sviluppare congiuntamente alcuni prodotti non API con terze parti, sebbene i prodotti API sviluppati con altri debbano rimanere su Azure. I diritti di proprietà intellettuale di Microsoft escludono inoltre specificamente qualsiasi futuro hardware consumer di OpenAI.
L’attuale accordo di condivisione delle entrate rimane in vigore fino a quando il gruppo di esperti non verifica l’AGI, anche se i pagamenti saranno dilazionati su un periodo più lungo. Entrambe le società hanno concepito il nuovo capitolo come un modo per continuare a innovare. OpenAI ha concluso che questa nuova struttura offre sia la capacità di spingere la frontiera dell’IA sia un modello aggiornato per “garantire che il progresso sia al servizio di tutti”.
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Fonte: www.artificialintelligence-news.com
