Il robocall di Biden generato dall’intelligenza artificiale esorta i democratici a non votare

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Una chiamata robotica generata dall’intelligenza artificiale che impersona il presidente Joe Biden ha esortato i membri del Partito Democratico a non votare alle prossime primarie di martedì.

Kathy Sullivan – un’eminente democratica del New Hampshire ed ex presidente del partito statale – chiede che i responsabili siano perseguiti, descrivendo l’incidente come “un attacco alla democrazia”.

La chiamata è iniziata con un sprezzante “Che mucchio di sciocchezze”, una frase che è stata associata al presidente 81enne. Ha poi continuato a scoraggiare il voto alle primarie, suggerendo che i democratici dovrebbero conservare i loro voti per le elezioni di novembre.

Sullivan, un avvocato, ritiene che la chiamata possa violare diverse leggi ed è determinato a scoprire le persone dietro ad essa. Il procuratore generale del New Hampshire, John Formella, ha esortato gli elettori a ignorare il contenuto della chiamata.

La controversia sui robot ha innescato un’indagine, con Notizie della NBC rilasciare una registrazione della chiamata. Il numero di telefono di Sullivan era incluso nel messaggio, sollevando preoccupazioni sulla privacy e potenziali molestie.

Questo incidente rientra in un dibattito più ampio sull’uso dell’intelligenza artificiale nelle campagne politiche. OpenAI di recente sospeso lo sviluppatore di un bot basato su ChatGPT chiamato Dean.Bot che imitava il candidato democratico Dean Phillips.

Man mano che crescono le preoccupazioni sulla manipolazione dell’intelligenza artificiale nelle elezioni, gruppi di difesa come Public Citizen stanno spingendo per una regolamentazione federale. Una petizione di Public Citizen chiede alla Commissione elettorale federale (FEC) di regolamentare l’uso dell’intelligenza artificiale nelle campagne pubblicitarie. Il presidente della FEC, Sean Cooksey, ha riconosciuto il problema ma ha affermato che per risolverlo potrebbe essere necessario fino all’inizio dell’estate.

La chiamata deepfake e il chatbot che impersona un politico hanno intensificato le richieste di un’azione rapida per affrontare il potenziale caos che l’intelligenza artificiale potrebbe causare nelle elezioni. Anche con i legislatori statali considerando le bollette Per contrastare questa pratica, l’incidente solleva interrogativi sulla vulnerabilità dei processi democratici alla manipolazione dell’intelligenza artificiale in un anno elettorale cruciale.

(Fotografato da Manny Becerra SU Unsplash)

Guarda anche: OpenAI lancia GPT Store per assistenti AI personalizzati

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Fonte: www.artificialintelligence-news.com

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