Filosofia e scienza dei dati: pensare profondamente ai dati |  di Jarom Hulet |  Novembre 2023

 | Intelligenza-Artificiale

Parte 1: Determinismo

Foto di ‘HH’ su Pexels.com

La scienza dei dati è un tipo di lavoro molto tecnico e nascosto. Spesso siamo concentrati su problemi molto specifici, il che è positivo. Aggiungiamo la maggior parte del nostro valore unendo la nostra attenzione focalizzata e le nostre capacità per risolvere i problemi. Ma penso che sia una buona pratica fare ogni tanto un passo indietro e provare a vedere il quadro più ampio.

Studiare filosofia è uno strumento che ho trovato abbastanza efficace nell’aiutarmi a riflettere profondamente sulla scienza dei dati. Come studente occasionale di filosofia, ho osservato che alcuni campi del pensiero filosofico sono ben intrecciati con la scienza dei dati. Nello specifico, ho scoperto che la metafisica, la causalità e l’epistemologia hanno molte teorie che sono molto applicabili.

Questa è la prima puntata di una serie in più parti che discute vari punti di vista filosofici e le loro implicazioni sui dati e sulla scienza dei dati. Inizierò con l’affascinante teoria metafisica del determinismo.

Il determinismo è una teoria filosofica sulla natura del nostro universo. Esistono molteplici versioni sfumate del determinismo¹, ma l’idea generale è che non esiste casualità nel nostro universo. Ogni evento ha un insieme di cause che spiegano interamente l’evento, e queste stesse cause hanno un insieme di cause. La catena delle cause è ininterrotta dall’inizio dell’universo (o forse non esiste un inizio dell’universo²?).

Di seguito è riportata una citazione di Laplace che incapsula un punto di vista deterministico sul mondo fisico:

“Possiamo considerare lo stato presente dell’universo come l’effetto del suo passato e la causa del suo futuro. Un intelletto che ad un certo momento conoscesse tutte le forze che mettono in moto la natura, e tutte le posizioni di tutti gli elementi di cui la natura è composta, se questo intelletto fosse anche abbastanza vasto per sottoporre questi dati all’analisi, abbraccerebbe in un’unica formula i movimenti dei corpi più grandi dell’universo e quelli dell’atomo più piccolo; per un tale intelletto nulla sarebbe incerto e il futuro proprio come il passato sarebbe presente davanti ai suoi occhi.”

Pierre-Simon Laplace, Saggio filosofico sulle probabilità (1814)

Fonte: towardsdatascience.com

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