Dopo aver abbandonato la finanza quantistica, la mia prima esperienza come data scientist è stata nella consulenza. La maggior parte dei feedback che ho ricevuto nei miei primi giorni in McKinsey non erano legati al mio codice o alle mie competenze tecniche, ma consistevano piuttosto in consigli come “devi legare il tuo lavoro alla priorità di livello superiore dell'azienda/organizzazione”, “tu dovresti aggiungere intuizioni più nitide” o “devi essere più un partner di pensiero”.
All'epoca, essendo uno dei pochi data scientist in un mare di consulenti generalisti, molti di questi feedback inizialmente mi sembravano un gergo confuso di consulenza e avrei preferito che qualcuno criticasse il mio codice. Ora essendo io stesso un manager e guardando indietro, mi rendo conto che questi punti apparentemente sconnessi sono tutti legati a una cosa: la mentalità che mi mancava quando ero un IC junior focalizzato sul perfezionamento delle mie competenze tecniche.
Ero esclusivamente concentrato sull'esecuzione invece di comportarmi come il proprietario del problema; tuttavia, pensare che il mio compito fosse solo svolgere bene un compito è stato un errore col senno di poi. Da allora, nel corso degli anni, mi sono convinto che una mentalità proprietaria sia uno degli elementi chiave che distingue le aziende ad alte performance dai loro pari.
Se stai pensando a te stesso “sembra molto vago e astratto”, non sei solo. Dalla mia osservazione, la maggior parte dei circuiti integrati fatica molto con il feedback “dovresti adottare una mentalità più proprietaria”; questo è probabilmente il motivo per cui la maggior parte dei manager preferisce fornire un feedback più tattico sui “sintomi” sopra menzionati e non sulla questione principale in sé. Per renderlo meno astratto e più attuabile, cercherò di scomporre la “mentalità di proprietà” (o la sua mancanza) nelle tre manifestazioni più comuni che ho osservato tra i DS junior e parlerò di cambiamenti di mentalità che possono aiutarti ad agire più come un proprietario.
Dal saltare alla domanda “Come dovremmo farlo?” a iniziare con “Perché lo stiamo facendo?”
Per poter individuare il “Come” migliore, è necessario prima comprendere il “Perché”. Quindi, invece di tuffarti direttamente nella soluzione, dovresti soffermarti un po’ più a lungo nello spazio del problema e capire veramente perché questo lavoro è importante…
Fonte: towardsdatascience.com