I servizi finanziari introducono l’intelligenza artificiale ma sono ostacolati da problemi relativi ai dati

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Secondo una ricerca di EXLcirca l’89% delle società assicurative e bancarie nel Regno Unito hanno introdotto soluzioni di intelligenza artificiale nell’ultimo anno. Tuttavia, i problemi con l’ottimizzazione dei dati potrebbero ostacolarne l’impatto.

I ricercatori hanno intervistato i dirigenti dei principali assicuratori e istituti di credito del Regno Unito sulle loro strategie di intelligenza artificiale e hanno scoperto che il 44% ha implementato l’intelligenza artificiale in otto o più funzioni aziendali, in particolare nel marketing, nello sviluppo aziendale e nella conformità normativa.

Quasi 9 leader di servizi finanziari su 10 hanno riferito di aver investito più di 7,9 milioni di sterline nell’intelligenza artificiale durante l’ultimo anno fiscale. Oltre un terzo ha investito 39 milioni di sterline o più, esemplificando la volontà del settore di impegnare ingenti capitali nell’implementazione dell’intelligenza artificiale.

Nonostante i passi avanti positivi nell’integrazione dell’intelligenza artificiale, lo studio suggerisce che le organizzazioni potrebbero trascurare l’importanza di dare priorità alle proprie operazioni sui dati. Quasi la metà (47%) ha ammesso che le proprie organizzazioni sono solo “minimamente guidate dai dati”, sollevando preoccupazioni sull’efficacia dell’implementazione dell’intelligenza artificiale senza una solida base di dati.

“È chiaro che i leader del settore riconoscono il potenziale dell’intelligenza artificiale, ma le pressioni esterne per una rapida implementazione possono portare a investimenti incontrollati”, ha commentato Kshitij Jain, EMEA Practice Head di EXL. “Il rischio è che garantire che le operazioni siano realmente basate sui dati venga meno prioritario, il che può rivelarsi molto costoso”.

La ricerca ha inoltre identificato un gruppo di “Striver”, che rappresenta il 45% degli intervistati, che stanno implementando l’intelligenza artificiale in modo più ristretto in circa quattro funzioni. Il loro approccio mirato ha consentito loro di sfruttare in modo efficiente l’intelligenza artificiale per ridurre i costi, superando di 23 punti percentuali i primi utilizzatori dell’intelligenza artificiale.

Inoltre, oltre la metà degli intervistati sta investendo di più nell’intelligenza artificiale, proprio grazie ai progressi nell’intelligenza artificiale generativa. Tuttavia, il 70% ha espresso profonda preoccupazione per i rischi legati all’intelligenza artificiale generativa, come potenziali danni al marchio e risultati imprecisi dei dati.

“La chiave di qualsiasi implementazione dell’intelligenza artificiale è un approccio misurato e strategico: ottenere la giusta architettura dei dati, testare le soluzioni e formare i dipendenti”, ha concluso Jain. “Affinché l’adozione da parte delle imprese abbia successo, i consigli di amministrazione devono acquisire le capacità dell’intelligenza artificiale e garantire che gli investimenti vengano utilizzati in modo efficace”.

È possibile trovare una copia completa della ricerca Qui (è richiesta la registrazione)

(Fotografato da Contrasto alla fiamma SU Unsplash)

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Fonte: www.artificialintelligence-news.com

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