Ti è mai capitato di andare a una riunione dalla quale alla fine sei uscito meno intelligente di come sei entrato perché non hai capito niente di quella riunione? Sembra che stavi aspettando la fine della riunione per andare a continuare la tua giornata lavorativa.
D’altronde, ti è mai capitato di partecipare ad un incontro da cui sei uscito con molte più informazioni sull’argomento anche se non era indirizzato principalmente al tuo profilo?
Beh, sono sicuro che ci siamo già trovati in quelle situazioni. Imparare a comunicare è un’abilità fondamentale che deve essere padroneggiata nello spazio di lavoro e nella vita di tutti i giorni.
Per me comunicare in modo efficace significa:
- Avere una padronanza della materia: sapere cosa presentiamo è il primo passo per una comunicazione efficace
- Adattare il tuo messaggio al tuo pubblico: Ciò richiedeva di connettersi con il pubblico al loro livello, di dare ritmo alla propria lingua, di parlare e di prestare attenzione al messaggio non verbale inviato al pubblico. Potrebbe essere il loro livello di concentrazione o addirittura la noia attraverso il loro gesto.
- Trovare le parole giuste: Avere un vocabolario ricco ti dà più scelte e ti permette di trovare le parole giuste per affrontare un argomento. Ciò può portare a una comunicazione più precisa. Ciò che dice in molte parole può essere espresso in poche parole ma con un impatto più significativo. Ciò contribuirà a rimuovere il rumore nella comunicazione, con conseguente maggiore chiarezza, precisione e meno spazio per l’interpretazione.
- Stabilire una connessione coesa tra il messaggio critico e i dettagli: Questo comporta il passaggio dagli aspetti generali della materia a quelli specifici, incorporando dettagli o aspetti più tecnici.
- Facoltativamente fornire esempi/aneddoti: Ciò aiuterà le persone tra il pubblico conoscere l’argomento e non pensare che provenga da un altro pianeta.
La comunicazione è anche l’energia che mettiamo quando parliamo di un argomento, il comportamento non verbale, i gesti, l’enfasi che mettiamo su alcune parole, i ritmi…
Fonte: towardsdatascience.com