Diagramma multi-accordo di Nick Gerend

Predecessori

Nel panorama della visualizzazione dei dati, l’evoluzione della rappresentazione di relazioni di insiemi complessi è stata segnata da traguardi significativi, in particolare con la creazione del semplice ma efficace diagramma di Venn, del moderno diagramma corda e dell’UpSet Plot.

diagramma di Venn

I diagrammi di Venn, ideati da John Venn nel 1880¹, sono uno strumento fondamentale nella teoria e nella logica degli insiemi, rinomati per la loro semplicità ed efficacia nel rappresentare visivamente le relazioni tra diversi insiemi. Composto da cerchi sovrapposti, ogni cerchio in un diagramma di Venn rappresenta tipicamente un insieme, con la sovrapposizione tra i cerchi che indica elementi comuni condivisi da tali insiemi.

diagramma di Venn

Sono particolarmente utili in contesti educativi, analisi aziendali e ragionamento logico, poiché forniscono un modo chiaro e intuitivo per visualizzare intersezioni, differenze e unioni di insiemi. La loro capacità di semplificare relazioni complesse in immagini facilmente comprensibili li rende uno strumento prezioso per la risoluzione dei problemi, l’analisi dei dati e i processi decisionali.

Diagramma degli accordi

Il moderno diagramma accordo è diventato particolarmente importante nella storia recente in seguito a un articolo pubblicato sul New York Times nel 2007 che citava il lavoro di Martin Krzywinski² (uno dei principali contributori dello strumento di visualizzazione “Circos”³) e, oggi, è caratterizzato dalla sua disposizione circolare con accordi poligonali curvi che collegano gli insiemi sul perimetro di un cerchio, con ciascun accordo che illustra la relazione tra due insiemi o una popolazione autonoma all’interno di un insieme.

Diagramma degli accordi

Questi diagrammi sono particolarmente efficaci nel rivelare schemi e connessioni nascosti all’interno di un set di dati. La forza delle relazioni è spesso rappresentata dallo spessore degli accordi e altri elementi (come colore e forme) possono essere inclusi per mostrare…

Fonte: towardsdatascience.com

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